“Tratto da “Genitori – i primi Maestri”
In trent’anni di insegnamento ho avuto modo di riscontrare nei miei allievi molte differenze sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista cognitivo: esse sono dovute all’età, a situazioni psico-fisiche diverse, all’istruzione, alla condizione sociale. Al contrario, non ho mai riscontrato in loro nessuna differenza comportamentale quando si trovavano in situazioni di pericolo o di tranquillità, di sofferenza o di benessere, nei momenti di dolore o di piacere, di tristezza o di felicità: in tutti emergevano reazioni di intensità diversa ma simili nelle loro manifestazioni.
Nei bimbi di quattro anni come negli adulti di settanta, quando l’emozione creata dalla particolare situazione veniva vissuta e subita intensamente – positiva o negativa che fosse – generava reazioni della stessa natura, seppure di intensità differente. Queste osservazioni compiute negli anni su migliaia di individui mi hanno portato a chiedermi da dove venivano quelle reazioni – più o meno buone o cattive, più o meno violente – e a elaborare una teoria sulle loro origini e sulla loro crescita avvenuta nel corso dell’evoluzione della specie umana”

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