Vuoi insegnare i Kumi kata per applicare tecniche di Judo o studiare questa parte del Judo per non far fare le prese a chi ti sta di fronte?

Il termine kumi kata indica il modo di fare le prese in judo o meglio le forme corrette per afferrare il judogi di un altro praticante per potere entrare in una tecnica di judo.

I Kumi kata fondamentali furono stabiliti dal Maestro Jigoro Kano, nel suo metodo Kodokan judo, nei primi anni della fondazione.

Ora, più o meno tutti sanno come sono le prese quando si studia la tecnica ma alla presa fondamentale del Kodokan judo, Jigoro Kano ci arrivò gradualmente attraverso le scuole di Jujutsu che praticò.

Il Maestro Kano iniziò a studiare la Tenjin shin’yo ryu, scuola specializzata nel katame e atemi waza poi passò alla Kito ryu, specializzata nel nage waza.

Nella Kito ryu apprese le prime forme di kumi kata fondamentali per eseguire le tecniche di lancio.

Allora le prese erano condizionate dalla posizione Jigo tai che veniva utilizzata in quasi tutte le scuole in maniera più o meno forzata.

Jigoro Kano studiò la Kito ryu nella Takenaka ha (corrente del Maestro Takenaka Sennosuke, insegnante del suo Maestro, Ikubo Tsunetoshi).

La scuola di Takenaka era famosa, contrariamente a quella di Noda di Okayama, per la fluidità e leggerezza delle tecniche.

Esistono video, facili da consultare, dove puoi notare la fluidità di esecuzione del Maestro Kano nell’esecuzione del Koshiki no kata della corrente Takenaka e la forma più di forza, che utilizza molto Jigo tai, della scuola Noda di Okayama.

In questa scuola, il Maestro Kano apprese i principi del nage waza e cominciò a capire l’importanza di modificare la posizione Jigo tai, anche se praticata in modo leggero, e il kumi kata.

Subito dopo la fondazione del Kodokan Jigoro Kano cambia subito la posizione fondamentale da Jigo tai a Shizen hontai e sposta la presa da sotto al braccio che si usava in Jigo tai nelle scuole di Jujutsu, al bavero.

La presa a bavero e manica diventa la presa naturale fondamentale e abbinata a Shizen tai diventarono il punto di forza del Kodokan judo.

Contrariamente alla presa sotto al braccio utilizzata nel Jigo tai per applicare unicamente Sutemi waza e Koshi waza, la presa al bavero e manica da Shizen hontai permise lo sviluppo di molte nuove tecniche come i Te waza e Ashi waza.

Dopo pochi anni dalla sua fondazione la scuola del Kodokan contava il triplo delle tecniche di proiezione delle altre scuole di Jujutsu e i suoi studenti divennero famosi per le tecniche di Ashi waza, sconosciute nelle altre ryu.

Apparentemente Shizen tai e la presa naturale a bavero e manica sembravano una contradizione in un Arte Marziale ma la sua adattabilità a tutte le situazioni e velocità negli spostamenti sia negli attacchi che nelle difese divenne vincente in tutti i confronti con le altre scuole.

Anche Nagaoka Shuichi 10° dan del Kodokan che proveniva dalla scuola Kito della corrente Noda di Okayama impiegò del tempo per adattarsi alla nuova presa e Shizen tai.

Questa sintesi sulla storia del kumi kata era per dirti quanto studio è stato fatto per cercare la presa che permettesse l’esecuzione del maggior numero di tecniche e non per cercare di NON FARE ESEGUIRE le tecniche al proprio compagno nel randori o shiai.

Ecco….., come fare le prese per non far fare le prese al tuo avversario non le troverai mai su MY JUDO IS YOUR JUDO.

Alfredo Vismara Hanshi Dai Nippon Butokukai

 

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