ALFREDO[1]

Sapevi che la tua capacità di judoka parte da movimenti SHINTAI E TAI SABAKI precisi che se studiati e approfonditi tecnicamente, possono fare la differenza tra riuscire a fare una tecnica, oppure perdere costantemente forza ed equilibrio?

Nella lingua giapponese il termine SHINTAI si riferisce ai modi di camminare nella pratica del judo, AYUMI ASHI, TSUGI ASHI e SURI ASHI. I TAI SABAKI invece definiscono gli spostamenti del corpo sul tatami necessari alla preparazione di un attacco o al suo controllo.

Ayumi ashi è il modo di camminare naturale e permette soltanto di avanzare o arretrare; tsugi ashi invece permette di muoversi in tutte le direzioni. Ambedue i modi di camminare devono essere eseguiti in suri ashi (senza perdere il contatto del tatami con la punta dei piedi) soprattutto nella pratica dei kata.

E’ determinante apprendere come camminare sul tatami in modo corretto attraverso esercizi specifici eseguiti in TANDOKU RENSHU (allenamento da soli) o SOTAI RENSHU (allenamento in coppia).

I Tai sabaki solitamente vengono mostrati in modo schematico e sempre in rotazione tanto che spesso il termine viene tradotto con “spostamenti in rotazione del corpo” ma non è esatto perché intende tutti gli spostamenti necessari a mantenere la posizione e l’equilibrio in situazioni di attacco o difesa.

Molti anni fa, ricordo che ero una cintura arancio abbastanza bravina e come molti giovani bravini spesso si cade nell’errore di pensare di saperne di più di ciò che si conosce veramente.

Una sera ascoltando una lezione del turno amatori (all’ora si usava, forse ancora , questo termine per indicare un praticante che non faceva gare e di conseguenza ritenuto di scarsa conoscenza del judo) l’insegnante, con cui dentro di me mi sono scusato centinaia di volte per la mia stupidità; prima di iniziare la spiegazione dichiarò – questa sera vi mostrerò uno dei più grandi segreti del judo! –

Io, che ascoltavo interessato mi chiesi cosa diavolo avrebbe fatto vedere a degli amatori!

Dopo l’annuncio, ci fu una pausa di un paio di minuti, il silenzio rendeva ancora più misteriosa la promessa che era stata appena fatta.

-Ebbene questa sera vi spiegherò il “TAI SABAKI!” – fu la promessa che fece cadere dall’alto l’insegnante.

Ora rido di me stesso per la reazione che ebbi dentro di me a quell’affermazione. Reazione di sufficienza per una presentazione esagerata di un semplice TAI SABAKI.

Si, rido di me stesso perché quella affermazione era sacrosanta. Dei movimenti apparentemente semplici erano uno dei segreti più grandi del judo.

Gli SHISEI (posizione), SHINTAI (modi di camminare) e i TAI SABAKI (spostamenti del corpo) sono componenti fondamentali del Judo e senza una loro comprensione diventa difficile e faticoso progredire.

So bene cosa state pensando campioni o ex campioni……quello che pensai io quel giorno ascoltando quel bravo Maestro – non ho mai studiato gli shintai e tai sabaki e sono diventato un campione comunque –

Ora ti chiedo quante volte hai rivelato questo segreto e lo hai fatto praticare!

Ti chiedo quante volte ci hai pensato e ti sei detto – tanto gli allievi lo imparano facendo uchikomi e randori! –

Ti chiedo se ti sei accorto a quante cinture nere e relativi campioni non conoscono questo segreto e camminano, si spostano sul tatami e organizzano tattiche sulle prese senza sapere dove hanno i piedi e come spostarsi per utilizzare al meglio la loro posizione.

Ti chiedo se ti sei accorto di quanti campioncini con talento non sono riusciti a fare il salto di qualità.

E’ la mancanza di solide basi!

La nostra forza scaturisce dal contatto con il suolo, e tanto più è corretto questo contatto con il terreno, tanto più riusciamo a mantenere una corretta posizione durante gli spostamenti, più siamo in equilibrio e più riusciamo ad applicare lo squilibrio. Il lavoro più importante parte da se stessi, mentre la maggior parte si concentra nello squilibrare il compagno.

Lo squilibrio del compagno parte sempre dal nostro movimento o spostamento, che in primis deve essere forte e in equilibrio coordinato dal nostro baricentro.

Bene, tutto ciò ti dovrebbe bastare per pensare che una buona didattica deve partire da queste basi.

Per capire che un edificio, piano terra o grattacelo che sia, deve avere delle buone fondamenta soprattutto in Judo dove durante il randori si possono verificare molti terremoti!

Ricordati che per studiare e capire, SHISEI, SHINTAI e TAI SABAKI bisogna praticare esercizi specifici sull’argomento. Non si possono studiare durante l’uchikomi, i kata o il randori, bisogna allenarli separatamente.

In my judo is your judo ho già pubblicato dei tutorial di base sull’argomento, più avanti pubblicherò dei video specifici per spiegare come allenare questi fondamenti del Judo.

A presto!

Alfredo Vismara Hanshi Dai Nippon Butokukai